In questa storia eterea, ma anche romanzo, Santiago Cortes racconta come in uno dei viaggi extracorporei della sua anima, in virtù di un costante e quotidiano lavoro spirituale, abbia potuto affrontare e capire, uno degli interrogativi che si pongono i non credenti in maniera provocatoria, ma anche e soprattutto i credenti in buona fede, che vogliono dare conferma e supporto al loro cammino verso Dio.

Il quesito è quello contenuto nel titolo: – Libero arbitrio – vs – È già tutto scritto -.

Proprio per la limitata conoscenza terrena è più che lecita la domanda che ne scaturisce: “Quanto è MIA la scelta che faccio, se la risposta è già stata prevista e scritta per me sul mio Libro della vita?”

Il racconto di Santiago Cortes, contiene la risposta ricevuta da questo durante il suo viaggio.

Racconta, soprattutto, dove ha individuato il punto di contatto fra l’umano e lo spirituale; dove avviene la scintilla in cui il razionale si fonde con la scienza divina e diventa realtà, forse non tangibile per il cieco che non vuol vedere, ma certa e reale per tutti gli altri, credenti, non credenti e scettici.

Pone l’accento sul sottile punto d’incontro, dove l’impossibile diventa reale per volontà di Dio e la scelta LIBERA dell’uomo, diventa prevista e integrata da Dio, già nel momento della scrittura della vita di ognuno.